Oggi sono tornato per parlarvi di un foro realizzato su una parete di una camera oscura, ovvero un contenitore tutto buio, questo foro prende il nome di "foro stenopeico".
Parliamo di cosa si può vedere all'interno di essa: la presenza di un foro su un lato della camera oscura permette l'ingresso di luce che viene proiettata sulla parete opposta; questa immagine risulta invertita rispetto alla realtà.
Ma cosa permette di fare?
A questo quesito vi rispondo facendo riferimento alla nostra prova svolta in laboratorio: abbiamo preso una camera oscura portale (una scatola di biscotti colorata di nero al suo interno) e al suo interno e su questa fatto un piccolo foro sul coperchio; grazie all'impiego carta fotosensibile posta all'interno della camera oscura, abbiamo potuto realizzare una vera e propria fotografia.
Come abbiamo fatto? Siamo andati, metà classe alla vola, a fare una fotografia fuori dalla scuola, ma questa foto no è stata molto veloce come siamo abituati ora ma siamo dovuti stare il più fermi possibili per circa 20/25 secondi davanti ad una scatola di biscotti, incredibile!
Passati questi secondi interminabili abbiamo dovuto tappare il foro con un pezzo di scotch nero e siamo dovuti andare a sviluppare la fotografia tenendola sempre al buio.
Tutto ciò grazie alle solite tre vaschette di sviluppo, arresto e fissaggio.Finiti i passaggi la nostra foto risulterà in negativo ovvero una immagine con toni invertiti rispetto alla realtà (dov'è chiaro risulta scuro e viceversa)
Ma come si fa a ottener un positivo?
Mettendo il negativo a contatto con un foglio di carta fotosensibile esponendolo alla luce per un giusto tempo e sottoponendolo infine il foglio ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio.
Ora vi mostrerò come sono venute le foto:
Il negativo |
Il positivo |
E ora alcune foto di backstage:
Dietro le quinte |
Dietro le quinte |
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